Lo diceva sempre… le persone si trattano bene in vita e non quando non ci sono più.
Ma noi… noi trattiamo bene noi stessi?
Siamo capaci di non scendere a compromessi e a non  competere per avere l’attenzione che meritiamo? Sì, perché se meritiamo di più è giusto mettercelo bene in testa.
Quanto siamo stati feriti e disposti a non fare altrettanto?  Quanto siamo capaci di frenare la lingua perché tanto non vale la pena di distruggere per, poi, finire per distruggere noi stessi?

Quanto ci sentiamo colpevoli verso di noi per non aver avuto cura della nostra persona? E abbiamo sempre delegato altri a farlo?  Siamo noi che dobbiamo stare attenti a noi stessi. Come noi nessuno può farlo con così tanta delicatezza.

Lo diceva. Amati. A più non posso e non condividere le tue storie più intime che nessuno ne avrà cura come te.

Mentre vedevo la ragazza piangere, mi sono seduta lì accanto e le ho preso la mano. Passerà anche questa vedrai. Che può mai esserci di peggio di ciò che già hai passato?

Ho regalato un ricordo prezioso. E no, non avrei dovuto.

E le domande che rimangono inattese e sospese come se le risposte potessero aspettare…

Sai che c’è, ragazza che piangi con quegli occhi tanto rossi e quel respiro perduto…
Andiamocene in giro e facciamo festa. Tanto sai… domani forse le cose non cambieranno… ma, prima o poi, sarai felice anche tu. E domani… Domani sarà già troppo tardi per le risposte non ricevute.

Grazie per avermi aspettata.

29 pensieri su “Alla ragazza che mi ha pianto sulla spalla

  1. mi chiedo se la ragazza che piange a cui hai preso la mano sia una persona altra da te o sia tu stessa. Ma è una domanda superflua perchè in ogni caso credo che in lei tu abbia visto una parte di te e un modo nuovo di accostarti a te stessa.
    molto bello.
    un abbraccio
    ml

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