E, per il momento, decido di rimanere senza meta.
Vago.
Rispondo ai messaggi.
Leggo le mail, finalmente e dopo tanto.
Sono rimasta indietro. Mi capita spesso, ultimamente.
Vago. Senza cercare nulla.
Fluttuo.
Il caldo e il sole rovinano la mia pelle. Non riesco nemmeno più a contare le macchie nuove.
Iniziano a ricomparire le lentiggini, nonostante la crema a 50 di copertura che metto anche in città.
Come se poco avesse ancora importanza vitale. Ascolto il mio respiro. A volte è strano, a volte è come si bloccasse nel momento del sonno. Salto in piedi e lo faccio tornare.
Rispondo a un ciao di qualcuno che nemmeno conosco. Ma il sorriso era così bello che mi ha lasciato qualcosa di meraviglioso dentro.
Riempio la mia parte che dorme ancora.
Condivido del vino bianco fresco e millesimato e del cibo parlando di quanto era bello anche solo un anno fa.
Ricordiamo vecchie cose e momenti rimasti in così tante foto che il telefono non aveva più memoria. Ma che bello era. Come ci siamo divertiti. Ogni giorno sceglievamo dove andare a mangiare. Un’ora di scampo, un’ora preziosa.
Troveremo altri posti ancora. Troveremo le nostre mete.
Eppure ne ho fatte di cose, eppure ho stravolto la mia vita.
Eppure ora va… scorre.
Scorro anche io.
