Sposti i capelli con delicatezza. I tuoi o quelli di qualcun altro. Entri nella bolla, nel cerchio. Avvicinarsi. Nel tempo più breve, saltando tutti i passaggi intermedi. Contatti scambiati, cercati, voluti. Oppure capitati. Le mani ascoltano per noi, sono le orecchie di un corpo disattento. Ora devi vedere quanto tutto questo possa costare. A volte pende sul piatto, più di là. Usi l’olfatto, fai in modo che altri lo usino. Sono i tuoi occhi, di quel corpo ormai stanco. Metti sulla barra tutto ciò che hai a disposizione per raggiungere e per comunicare. Metti tutto lì sopra e te ne vai senza nulla addosso. Nudo e inerme.

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