Ok, domani ci riprovo.

Perché ‘sto sistema sanitario è solerte solo con me.

La signora mi chiede Ma come mai non l’ha finita?

Eh, come mai…

Perché mi è venuto il panico dopo un’ora dentro come una scema.

Eh capisco… Questo è un esame lungo.

Già. Nemmeno un sano mentale riuscirebbe a fare tanto….

Va bene. Riproviamoci.

Ma no, non sono felice.

Eh no, ma porca vacca ma che ho fatto di male?

E così ci ritorno e sono senza il mio porta fortuna… Ma non era certo quello a farmi passare la paura…

Che poi non è nemmeno paura. Lo chiamerei terrore. Perché la maschera di Hannibal Lecter la odio e odio quel tubo e odio stare là da sola a pensare a nulla fondamentalmente.

Io prossima vita voglio qualcosa di diverso e che mi faccia fare esami solo all’esterno.

Se non mi sentirete più, sarò scappata e nemmeno Chi l’ha visto riuscirà a trovarmi.

16 pensieri su “Seconda parte

  1. Sicura che, ‘stavolta, non t’infilino in un tubo lanciamissili, invece che in un apparecchio per la risonanza? Non vorrei che abbiano pensato di mandarti sulla luna. Di questi tempi sento che ci vuole andare parecchia gente da quelle parti.

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