Ho sempre avuto amici maschi nella mia vita. Sempre più maschi che femmine. All’asilo il mio amichetto si chiamava Guido. Alle elementari era Simone. Cinque anni sempre insieme. Facevamo danni incredibili. Un giorno incollammo tutte le scarpe da ginnastica dei nostri compagni. Tutte, tranne le nostre, infatti ci scoprirono subito. Le nostre mamme si chiamarono per decidere come punirci e come ripagare il danno. Fumammo la prima sigaretta. Lui mi disse che dovevamo farlo perché suo zio lo faceva ed era un figo. Prendemmo le Marlboro rosse dello zio e andammo in terrazza. La sua nonna ci scoprì e ci riempì, letteralmente, di botte. Le presi prima dalla sua nonna, poi dalla sua mamma e poi dalla mia. Fu una giornata faticosa. Il suo cane si mise in mezzo a difenderci e le prese anche lui, ops, lei, era una lei, Lilli. Litigavamo spesso. Ci prendevamo a pugni e calci e, un giorno, lo buttai contro un banco e lo presi per la tasca della camicia, strappandogliela. Ormai le nostre mamme avevano un conto aperto a vicenda. Lui mi tolse gli occhiali e me li schiacciò sotto al piede. Ma ci cercavamo di continuo. Al liceo si chiamava Riccardo. Compagni di banco. Amici da subito. Lui mi faceva le tavole di disegno tecnico e io gli correggevo i temi: faceva un sacco di errori di grammatica e non azzeccava una doppia nemmeno a pagarlo. Gli passavo le versioni e gli suggerivo sempre tutto. E lui continuava a farmi le tavole: non capivo nulla di disegno. Andavamo in giro in motorino, in due e di nascosto dai miei. Andavamo per locali e mi portava a scegliere fiori per la sua fidanzata di turno. Una volta mi costrinse a portare un regalo a una di queste donzelle; mentre andavamo a tutta velocità, mi fece sbattere il ginocchio contro un furgoncino. Lo ricordo ridere mentre io, dietro, sbraitavo e lo maledivo. Ora si chiama Robi. Non è un maschio ma, bensì, una graziosa fanciulla con gli occhi blu. Pensa da maschio, però. Un po’ come me. E non ci picchiamo e non litighiamo e non abbiamo mai litigato, nemmeno per un maschio.

Il maschio c’è… Ma non si vede.

49 pensieri su “Maschio

  1. Hahaha che bimba impossibile! Io ho avuto amici maschi fino alle scuole elementari, poi ho alzato un muro con tutti durante le medie, e al liceo sono ripartita dalle ragazze… ora che sono all’università amici maschi ne ho, e quanti problemi in meno che si fanno! 😁

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  2. Anche io da piccola avevo amici solo maschi. E mi divertivo un sacco. Poi sono passata alle ragazze ma di quelle che frequentavo non vedo più nessuno… C’est la vie… Un bacione Ale 😀

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  3. Mi sono perso qualche passaggio: Riccardo è diventato Robi? Vedi che succede ad avere amiche femmine… Comunque anch’io ho avuto sempre maschi per amici. L’amicizia unisex ai miei tempi non era nelle opzioni possibili, ciascuna delle due razze considerava l’altra aliena ed inferiore e non c’erano punti di incontro. Tra l’altro credo che facessero bene a suonarvele fin da piccoli ma pare non sia servito. Ma usavano il battipanni almeno?

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  4. Mia madre mi chiamava..maschiaccio😊perché riuscivo sempre a cavarmela in qualsiasi gara di strada che si facevano una volta..anche, se ero una biondina molto magra avevo una determinazione forte,specialmente quando mi chiamavano “femminuccia”facendomi sorridere.. poverini😊
    Dolce notte apettina bella bella❤😘

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  5. Tre migliori amici: Roberta, Jak, Vincenzo….non li cambierei per nulla al mondo.
    Io e vincenzo ci conosciamo da 40 anni…era un commilitone del gruppo di mio fratello. Siamo lontani, ci dividono 900 km ma ci sentiamo tutti i giorni, anche solo con un mesaggio.
    W l’amicizia, quella vera 😉 ❤

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