Avere il coraggio di scrivere come se si parlasse con un amico. Scrivere di se e di quello che si ha dentro. Aprire la porta e fare uscire il proprio flusso. Non avere paura di giudizi esterni. Occorre solamente gettare fuori. In modo semplice e pulito. Si è come si è. Siamo così. Ci si può soffermare a farsi un esame di coscienza quando ci si sente un po’ in bilico. Avere paura di altro ma non di venire giudicati. Prestare attenzione al proprio corpo e alla propria mente. Avvertire segnali, essere pronti a coglierli. Sentirsi giù… un campanello che mette in allarme. L’ho avuto l’altro giorno. Essere un po’ giù, non vedersi carini. Mi son fermata e ho pensato. Perché? Sto sempre con le antenne, le ho preparate. Sono le nuove pastiglie oppure è un piccolo momento di stanchezza, quello che può avere chiunque? Si, credo sia così. Ma la paura del ritorno nel baratro è sempre lì a tenermi attenta e in allerta. Mai perdere l’attenzione al proprio io. Mai, non ce lo si può permettere mai. Alzarsi, guardarsi e vedersi bene. Pericolo scampato. È già sufficiente l’occhio che vede ciò che vuole, un piccolo restringimento del proprio campo visivo che porta a un ondeggiamento continuo. Ma son pur sempre al mare, mi faccio cullare come se fossi tra le onde.

49 pensieri su “Scrivere di se

  1. Non è sempre facile, soprattutto quando la malattia che si ha dentro non è visibile anzi, avendo un aspetto esteriore in perfetta forma, le sofferenze che si manifestano sembrano quasi un’invenzione. I mali della mente sono smpre sottovalutati finché non esplode il dramma.

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  2. Ale Bella! ❤️ Ho fatto vedere le tue foto agli spettri: si sono innamorati!🌹❤️🖤😍 👻 👻 Mi chiedono sempre di te! E chi li fa stare tranquilli adesso?

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  3. Sì.
    Io ho imparato da pochi anni…ahimè!
    Quanta libertà mi son persa.
    Ho scoperto tardi che avevo delle bellissime ali. Erano sempre state lì…
    Poi, ho iniziato a notarle.
    Mi hanno quasi spaventata.
    All’inizio ho iniziato ad ammirare le piume. Che belle!
    Poi, le ho aperte.
    Anzi, in realtà, Dio, mi ha aiutata, ad avere il coraggio di compiere il primo salto.
    Il percorso nella mia fede.
    La consapevolezza di capire che la mia sensibilità, fosse un valore aggiunto e non più un peso.
    La mia autostima.
    Ecco.
    Tu hai tutti gli eccipienti.
    Tu, puoi volare.
    Seppur giovane, tu, sei in grado di arrivare dove vuoi.
    Io ci sono arrivata tardi.
    Tu, non perdere mai le occasioni che si presentano.
    La tua malattia, da questo punto di vista, ha apportato nuove piume, alle tue ali. Più forti. Maggiormente impermeabili.
    Ti ha donato libertà.
    In tanti, mai , raggiungeranno le tue quote…
    ❤️

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  4. Pingback: Oggi | Dico la mia
  5. Scrivere di sè è importante, è prezioso.
    Ho imparato a farlo con naturalezza, forse anche troppa, ma credo che quando si ha tanto dentro ad un certo punto lo si debba necessariamente tirar fuori… E quale strumento è migliore della scrittura?

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