Alla perfezione

Ci si può scontrare, per caso. O forse chi lo sa se si tratti di un caso. Sì, accade. Ci si scontra e ci si riconosce. La voglia irrefrenabile di dirsi cose, le più disparate e magari anche senza senso. La voglia di condividere un pezzo, o più, di sé. Fermarsi e avere voglia. Un appuntamento che si rivela prezioso e tu aspetti quel momento nel quale non possono che accadere cose meravigliose. Quanti chili possiamo contenere di vita altrui dentro di noi? Io credo moltissimi. Quanti chili di pezzi di vita degli altri e di loro cose intime? Moltissime. Portare qualcuno nella propria vita e nel proprio quotidiano. Avere voglia di sapere. Essere curiosi. C’è sempre tantissimo che vuoi fare vedere. Farsi conoscere e farsi riconoscere. Esserci. Esserci anche solo per dirsi un Ciao. Esserci in un’immagine che poi si porta con sé, per la giornata, per quella dopo… si porta dentro, sempre. La vita può essere anche più divertente. E ricca. Rimanere incastrati e stretti in qualcosa che sembra appartenere anche a te. C’è sempre così tanto che si ha voglia di dire. C’è sempre tanto intorno. È la sensazione che, se si rimane immobili e non si fa nulla, ecco… la sensazione di aver perso qualcosa come se non potessi diventare migliore. Allora mi fermo, osservo le persone. Le guardo da fuori. Ci sono immagini che sarebbero da fotografare ma poi penso… no. Va bene così… le porto dentro e me le ricorderò alla perfezione.