Oggi è proprio quel giorno lì. Quel giorno dove vieni assalita da una stanchezza indicibile, quello che ti porta le gambe ad essere come di ritorno da una scalata in montagna, anche se abiti in pianura. Alzi le braccia e…. caspita quanto fanno male i muscoli, come se portassi delle taniche piene di benzina e vorresti quasi darti fuoco. Ecco… è arrivato. Ti siedi e ti senti così spossato, stanco e dolorante che nemmeno la sedia ti può aiutare. Fai finta di nulla. Ti alzi e incominci a cucinare… qualcosa di buono, assolutamente. Perché? Perché ne vale sempre la pena.
CARO BABBO NATALE
CARO BABBO NATALE – il regalo che vorrei poter fare, lo chiedo a te @alemarcotti; per SolaMenteSM, parole scritte una volta a settimana
Un altro anno così 😊
Che siano feste meravigliose
CADERE
CADERE – e rialzarsi, sempre, che la caduta fisica alla fine è quella meno dolorosa. @alemarcotti; per SolaMenteSM, parole scritte una volta a settimana
Sorgente: CADERE
La ballata del farmaco scordato
Vado in tutta fretta,
il farmaco mi aspetta.
Ho notato che in dispensa
non ne ho più…
Ale prima pensa!
Come faccio a scordare
una cosa così basilare?
Ora vado e faccio incetta
il mio farmaco mi aspetta!
Panettone di aism
Il panettone, io coi panettoni, io il mio amico Gigi e il panettone…
Se vi va… a Milano oggi e domani ci sono i panettoni di aism.
https://www.aism.it/struttura/sezione_provinciale_aism_milano/home_page
Altro appuntamento col tubo
Il venti novembre è alle porte. Domani devo entrare nel tubo per un paio d’ore. Lo so, è un esame che ho già fatto più e più volte. Ma non sono felice. Odio quell’esame. Odio starmene da sola in un posto claustrofobico per così tanto tempo. Questa malattia mi ha rotto con tutti i suoi esami che mettono la mia serenità allo sbando e a repentaglio. E dopo questo supplizio arriva il momento dell’attesa… giorni ad aspettare il verdetto. Che cosa accadrà? Avrò nuove lesioni? Arriverà il momento di cambiare nuovamente farmaco? Oggi voglio stare tranquilla e cercare di stare bene senza pensare a domani. Ma sto prendendo le pastiglie per l’allergia al liquido di contrasto con scadenza di sei ore… me ne devo ricordare per forza. No, non sono felice per niente.
Come il padrone col suo cane
Ieri ho passato una bella giornata. Mentre stavamo per tornare a casa, mi ha colto una stanchezza indicibile. Non vedevo l’ora di andarmi a sedere. Dopo un paio d’ore stavo già benissimo, non bene, benissimo. Oggi la stessa cosa. Stavo benissimo stamattina, ho fatto molte cose. Ora che devo andare al lavoro…di nuovo quella stanchezza. Dieci minuti per mettere una maglietta… le braccia erano come se avessi fatto sollevamento pesi. Che fare? A lavoro vado. Sia mai che mi riprenda magicamente come ieri. ‘Sta malattia è così: ingestibile come me. Siamo diventate caratterialmente uguali, come il padrone col suo cane.
Capita…
Seguo tutti i consigli. Scrivo. Tantissimo e fino alla nausea. Ciò che ho dentro e tutti i miei ricordi non li voglio dimenticare. Mi distraggo. Più coi film che coi libri , ormai, poiché il mio occhio è rimasto fessacchiotto e non poco. Non medito a causa di un flusso incessante di pensieri, faccio yoga, però. Vado a correre e cammino tantissimo. Il supporto ce l’ho: sono anni che vado dalla mia psicologa e, devo dire, mi ha rimesso in sesto la vita. Che dire… la malattia ce l’ho sempre ma rido quasi più che nella mia vita da sana. Ho rapporti più spontanei e sinceri. Sorrido sempre e ho voglia di far parte della mia vita. Questa malattia è stata forse una benedizione. Si dice sempre ‘Mica può capitare a me’ e poi, quando succede a te pensi ‘ Capita’. E ricomincia tutto di nuovo, una nuova vita, nuove opportunità e nuovo modo di vedere le cose. Capita sì… Via di nuovo!