Il periodo è quello che è.
Poi arriva lui d’improvviso.
Leggerezza Ale, la tua, quella che ti faceva urlare i Queen a squarciagola.
Ah beh… se lo dice lui…
Non so quasi mezza canzone dei Queen. Cioè… le saprei anche ma mi invento le parole.
Le canto da quando ero piccola ma a modo mio.
Dubito di averle cantate  ma se l’ho fatto… aiuto. Per me e per chi mi avrà sentito.
Eppure ricordo risate epocali con lui.
Leggerezza… sì, anche. Ma anche molto di altro.

E allora sai che c’è… va bene mi farò carina e si esce.
Certo la faccia sembra abbia preso un sacco di mazzate. Mi sento gli occhi di Bud Spencer da quanto ho pianto. Vedo anche poco ma questo è per la maledetta che nel mio peggior momento della vita si è infiltrata. E te pareva.


E allora bevo una birra ghiacciata.E mentre un mezzo crucco mi racconta le sue vicende amorose più assurde di tutta la mia vita, rido.

E mi arriva un video. Inaspettato. Per me. Da lui che mi è stato accanto e mi guardava da lontano mentre una banda assurda suonava fuori dal funerale del mio papà. E rido. Mi mostra una birra con un’etichetta disegnata da me per il suo compleanno. Brinda a me.
Eccomi.


APE is back. Sì. Canto i Queen a squarciagola a modo mio davanti a un cantante vero che mi guarda tra l’inorridito e il divertito.


Lacrime non ne ho più. Mi sento leggera questa sera. Vi farò anche un fermo immagine della mia faccia e dei miei occhi strabici. Mmm, no meglio di no. Ma sì. Sì, APE is back.

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