E chi l’avrebbe mai detto che un incontro nel 2001 potesse rivelarsi così tanto speciale. Lo ricordo bene quel momento, fermo come una fotografia. Lei con maglietta e scarpe gialle e delle gambe lunghissime. Una strada insieme. Chi l’avrebbe mai detto che potessi stringere tra le mie braccia, un giorno, qualcosa di tanto bello e piccolo. Finalmente è arrivato. Avrò un compagno di giochi, andrò con lui sulle giostre. Questo è il regalo più bello che potesse farmi. Siamo già in sintonia… eravamo due e ora siamo in tre. Così… in un lampo. Chi l’avrebbe mai detto quando pensavamo solo ai concerti e ai cantanti. Chi l’avrebbe mai detto quando passavamo i pomeriggi a comprare vestiti, dentro e fuori dai negozi. Noi due… Così diverse, eppure fuse in un’unica essenza. Così tanto diverse fisicamente da essere diventate simili, così tanto da sembrare sorelle. Abbiamo condiviso fatti assurdi e belli e abbiamo riso tanto, tantissimo. Poi abbiamo condiviso momenti brutti, anche molto brutti. Risate miste a pianti e lacrime. E imparato a conoscere una malattia nuova. Siamo sempre rimaste, l’una per l’altra. E ora c’è lui. Una scimmietta piccolissima che mangia, strilla e dorme. E sì, sarò sempre nella sua vita.

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